Poiché la raccolta in Brasile è raramente selettiva, le ciliegie surmature e acerbe devono essere separate durante la lavorazione per creare lotti di qualità superiore. Gli agricoltori in Brasile in genere lasciano i frutti sull'albero il più a lungo possibile prima di raccoglierli, per consentire alla maggior parte dei frutti di maturare. Le ciliegie più mature si seccano sull'albero, diventando di colore scuro, piccole e rugose. Queste ciliegie parzialmente essiccate sono conosciute come bóias (boe) o uvetta. Come suggerisce il nome, bóias galleggiano sull'acqua, in modo che possano essere facilmente separati dal resto del raccolto in una vasca di galleggiamento presso il mulino ad umido.
Boias, le piccole ciliegie di caffè, scure e parzialmente essiccate, dette anche "uvetta", vengono raccolte insieme a frutti maturi e acerbi ma lavorate separatamente
Bóias vengono solitamente lavorati come caffè naturali, e le rimanenti ciliegie vengono portate allo spolpatore. Le ciliegie mature vengono depolpate e lavorate come caffè naturali macinati, detti 'Cereja Descascado' (CD) in Brasile, o occasionalmente come caffè completamente lavato. I frutti acerbi, che sono più duri e quindi non possono passare attraverso il depulper, vengono rimossi per essere lavorati separatamente come caffè naturali di bassa qualità.
Le ciliegie di caffè passano attraverso un depolpatore per essere lavorate dalla polpa naturale o 'Cereja Descascado' metodo
Gli agricoltori in genere elaborano e sbucciano il proprio caffè, creando bica corrida — il nome dei fagiolini che non sono più in pergamena ma non sono stati ancora selezionati o classificati. Il bica corrida viene inviato al mulino a secco, dove avviene un'ulteriore cernita tramite tavole di densità, vagli e selezionatori elettronici di colore.
La maggior parte delle regioni di coltivazione del caffè in Brasile ha un distinto periodo di siccità durante la stagione del raccolto e della lavorazione. La limitata disponibilità di acqua fa sì che i caffè completamente lavati siano rari e la lavorazione naturale è il metodo di lavorazione più comune.
Nel 1959 gli agronomi brasiliani Barros Ferraz e Ary de Arruda Veiga proposero il metodo naturale della polpa,